VIDEO & INTERVISTE
FINALIZZATE AD UNA OPERAZIONE TRASPARENZA
NELLE VARIE REGIONI ITALIANE CIRCA ORGANIZZAZIONI ASSISTENZIALI
DELLE PERSONE
DISABILI GRAVISSIME IN DIPENDENZA VITALE
(LOCKED-IN DEGENERATIVI E TRAUMATICI)
Piombino: La città degli INGANNATI ?
UNO PSICOLOGO PER PIOMBINO - Capitolo 5
RAZZISMO: nessuno nasce razzista... si diventa razzisti
UNO PSICOLOGO PER PIOMBINO - Capitolo 4
EN ATTENDANT GODOT - ASPETTANDO JINDAL
UNO PSICOLOGO PER PIOMBINO - Capitolo 3
IO SPERIAMO CHE ME LA CAVO: timori e ansie di Piombino
UNO PSICOLOGO PER PIOMBINO - Capitolo 2
NARRAZIONI FELICI E LA CRISI SIDERURGICA DI PIOMBINO
UNO PSICOLOGO PER PIOMBINO - Capitolo 1
IL SISTEMA PIOMBINO E LA PERDITA DELLA IDENTITA' SIDERURGICA
L ' ORGOGLIO DI NON ESSERE NE' SENTIRCI INVISIBILI
( da Stefano Massini: la dignità di non sentirmi INUTILE )
L' INCUBO DELL' INDIFFERENZA ( da Primo Levi : Se questo è un uomo )
L ' INCLUSIONE SOCIALE DELLE PERSONE DISABILI GRAVISSIME IN DIPENDENZA VITALE
Video intervista del 06/08/2019 di A. Guerrieri dell'Associazione Diritto Vita Dignitosa al Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi
Oggetto: L'Ansia delle persone Disabili Gravissime in Dipendenza Vitale e dei loro familiari, nel contesto di una Crisi Globale e della Crisi che da anni viviamo a Piombino,
viene percepita l'indifferenza della società che nel contesto di questa devastante crisi è poco disponibile a percepire come prioritari di questi Ultimi.
Prevale l'individualismo: SI SALVI CHI PUO'!
DIFENDIAMO LA FAMIGLIA!
PERCHE' SOLO ALBERTO GUERRIERI INTERVIENE DA TEMPO A SOSTEGNO DELLA FAMIGLIA TRADIZIONALE?
E DOVE SONO GLI ALTRI?
BASTA SUICIDI!
PERCHE' SOLO ALBERTO GUERRIERI INTERVIENE DA TEMPO A SOSTEGNO DELLA FAMIGLIA TRADIZIONALE?
E DOVE SONO GLI ALTRI?
Volontariato a supporto della disabilità
SERVIZIO CIVILE REGIONALE
17 posti al COMUNE DI PIOMBINO
La Regione Toscana, con Decreto n. 6584 del 29-04-2019, ha emanato un bando di Servizio Civile Regionale, rivolto a 3 1 50 giovani di età compresa tra i 1 8 e 29 anni (compiuti). I giovani potranno svolgere un'importante esperienza formativa all'interno dei 512 progetti promossi da enti come associazioni del terzo settore, amministrazioni pubbliche e cooperative. Il Comune di Piombino partecipa con n. 3 progetti per un totale di 17 volontari.
Questi i progetti:
2. EQUI-LIBERI: IL VOLONTARIO A SUPPORTO DELLA DISABILITA' in coprogettazione tra il Comune di Piombino e l'Azienda USL Toscana Nord
Per il primo progetto, "Contrasto alla povertà", saranno selezionati 9 volontari. L obiettivo di questo progetto è quello di contrastare la povertà che sta attraversando la comunità cittadina secondo le due inclinazioni: educativa ed economica, attraverso interventi atti a ridurre i fattori di rischio che impediscono la socializzazione e l'apprendimento e a facilitare relazioni affettive con il contesto scolastico ed extra scolastico, nonché a orientare le famiglie in difficoltà economica alle prestazioni sociali.
Il secondo progetto, "Equi-liberi: il volontario a supporto della disabilità", vedrà protagonisti 4 volontari e sarà rivolto, prioritariamente, alle persone con disabilità gravissima in dipendenza vitale. L'obiettivo del progetto è quello di contribuire al miglioramento della loro qualità della vita e della loro autodeterminazione, nell'ottica dell'implementazione di risposte ai bisogni individuali di socializzazione e di partecipazione alla vita culturale, associativa e ricreativa.
Il terzo progetto, 'bibliotec@mica", nel quale troveranno impiego 4 volontari, si propone di contribuire a generare sviluppo culturale e coesione sociale per il contrasto alla povertà culturale, con particolare riferimento ai giovani e agli anziani.
Possono presentare la propria candidatura i giovani che: . siano regolarmente residenti o ivi domiciliati per motivi di studio propri o per motivi di
studio o di lavoro di almeno uno dei genitori;
- siano in età compresa tra i 18 e i 29 anni (ovvero fino al giorno antecedente il compimento del trentesimo anno);
- siano non occupati, disoccupati o inattivi;
- siano in possesso di idoneità fisica;
- non abbiano riportato condanna penale anche non definitiva alla pena delle reclusione superiore ad un anno per delitto colposo;
- siano in possesso di diploma di scuola scuola superiore.
Tutti i requisiti, ad eccezione del limite di età, devono essere mantenuti sino al termine del servizio.
Possono partecipare coloro che stanno frequentando un qualunque corso di studi.
La domanda può essere presentata esclusivamente online accedendo al sito https:/iservizi.toscana.it/sis/DASC, corredata da curriculum vitae. I volontari potranno presentare una sola domanda di partecipazione per un solo progetto di servizio civile.
Il servizio avrà una durata di 12 mesi ed ai volontari sarà corrisposto un contributo mensile di € 433,80.
La scadenza per la presentazione delle domande è fissata per il giorno 7 giugno alle ore 14.
Il servizio inizierà da settembre 2019.
PER INFO:
UFFICIO GIOVANI/ SERVIZIO CIVILE tel: 0565-262500
EMAIL : Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
INFORMAGIOVANI tel: 0565-32245 email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
UFFICIO URP tel: 0565-63274 EMAIL: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
http://www.regione.toscana.itlcittadini/welfare/servizio-civile
All’attenzione Candidati a Sindaco di Piombino: Fabrizio Callaioli
Francesco Ferrari
Stefano Ferrini
Daniele Pasquinelli
Anna Tempestini
Oggetto: Gratitudine
A nome e per conto dell’Associazione Diritto Vita Dignitosa esprimo a tutti voi gratitudine per aver condiviso e sostenuto con le vostre firme la Proposta di Inclusione Sociale riferita alle Persone Disabili Gravissime in Dipendenza Vitale, con l’utilizzo di Bandi di Servizio Civile.
Proposta rappresentata nel VII Convegno tenuto dalla ns. Associazione presso Palazzo Appiani in data 4 maggio 2019 e precedentemente rappresentato a Livorno in data 30 marzo 2019. Entrambi visibili sul Sito Diritto Vita Dignitosa alla voce VI Convegno e VII Convegno.
Ho il piacere di riferire che a seguito di numerosissime firme raccolte a partire dal gennaio 2018, oltre che nella Regione Toscana ed a Reggio Emilia, tra le più rappresentative quelle dei Sindaci di Piombino, Livorno, Suvereto, Castagneto Carducci, la Regione Toscana, recepita questa esigenza, con Decreto 6584 del 29/04/2019, ha emanato un bando di Servizio Civile Regionale che, nello specifico della Disabilità nella nostra Città, prevede una Cooperazione tra il Comune di Piombino e l’Azienda USL Toscana Nord Ovest consistente nell’offerta a 4 volontari, finalizzata
appunto all’Inclusione Sociale delle Persone Disabili specificando: inclusione prioritariamente riferita alle Persone Disabili Gravissime in Dipendenza Vitale.
Un primo passo importante nella direzione della nostra Proposta di Integrazione alla Legge 112/2016, detta Dopo di Noi, finalizzata all’Inclusione Sociale delle Persone Disabili Gravissime in Dipendenza Vitale con l’utilizzo di Bandi di Servizio Civile sia Nazionali che Regionali avente come fine ultimo quello di ISTITUZIONALIZZARE L’INCLUSIONE SOCIALE riferita ai Casi Estremi, in TUTTE LE REGIONI D’ITALIA sottraendo questa Esigenza Sociale alla DISCREZIONALITA’ e SENSIBILITA’ delle varie Regioni.
Ne consegue la speranza di poter contare su un vostro personale contributo finalizzato all’obiettivo di vedere finalmente accolta la richiesta di Integrazione alla Legge 112/2016, detta Dopo di Noi.
Di nuovo Grazie a nome e per conto Piombino 15 maggio 2019
Alberto Guerrieri
Proposta di integrazione alla Legge sul Dopo di Noi - 112 / 2016, in riferimento allo specifico delle Persone Disabili Gravissime in Dipendenza Vitale, secondo il Parere 103/2014, espresso dal Consiglio Sanitario della Regione Toscana.
Si richiede che all’interno di bandi di “ Servizio Civile / Legge 64-2001” sia Nazionale che Regionale, siano riservati dei posti e/o pubblicati bandi specifici per Progetti di Integrazione Sociale a favore delle persone Disabili Gravissime in Dipendenza Vitale.
Offrire alle Persone affette da Disabilità Gravissima, l’opportunità di relazionarsi con la Comunità attraverso un sostegno fisico, morale e psicologico che trasferisca a questi Ultimi, a questi Casi Estremi, la certezza di un’appartenenza ad una Comunità che si sia assunta l’impegno di accettarli e sostenerli anche Dopo la morte dei loro Cari.
MOTIVAZIONI DELLA PROPOSTA DI INTEGRAZIONE ALLA LEGGE n. 112 /2016
L’esigenza della proposta in oggetto nasce dalla considerazione che il Dopo di Noi, riferito nello specifico alla Disabilità Gravissima, comporta una complessità di problemi tali da rendere questa gestione oggettivamente “Diversa” da tutte le altre.
Le Persone Disabili Gravissime in Dipendenza Vitale sono i Casi Estremi, Persone mute e completamente paralizzate, le sindromi Locked-in degenerative e/o traumatiche che Papa Francesco ha definito gli “Invisibili”.
Lo sono ancora di più nel contesto di una Crisi Globale che ha determinato una enorme faglia sociale tra il Continente di chi ce la fa ed il Continente di chi non ce la fa.
E’ nato così l’individualismo: si salvi chi può.
Questa idea, recita Papa Francesco, ha ucciso l’identità culturale di una convivenza focalizzata sulla Persona umana. Inutili gli inviti ad abbattere i muri del Pietismo per aprirsi all’inclusione sociale di questi Casi Estremi. “Invisibili” semplicemente perché la Società ha chiuso gli occhi davanti alla Disabilità Gravissima.
Ne consegue che questi Ultimi, proiettati nel Dopo di Noi, tra di Voi, quando verrà a mancare Loro il sostegno ed il conforto affettivo dei Genitori, prenderanno consapevolezza di iniziare il percorso verso il fine vita, in drammatica solitudine. Non troveranno supporto neppure nella Fede se verrà percepito di vivere il percorso verso Dio, nella sofferenza della solitudine. Proprio la percezione della solitudine finirà per privilegiare di concludere al più presto questo percorso verso Dio Padre.
Nella Fede di un mondo migliore, sconfiggere la sofferenza della solitudine terrena.
Tutto questo per far comprendere che questi Casi Estremi se non percepiranno che la Società si impegna finalmente a rimettere insieme una Comunità confusa e smarrita, nello obiettivo di una Società che nella Coesione Sociale ritrovi non solo la forza, ma la sua missione, il suo fine ultimo, vivranno l’angoscia di una disgregazione sociale sempre più orientata a privilegiare il Diritto ad una Morte dignitosa anziché il Diritto ad una Vita dignitosa.
Nella considerazione che la nostra Associazione è stata insignita nel 2013 della Medaglia del Presidente della Repubblica per il forte contributo a sostegno della Legge sul Dopo di Noi, ci sia consentita una riflessione critica sulla concretezza della Legge 112 che definisce quello che i Genitori, le Famiglie, i Parenti allargati possono fare a favore del Privato in una prospettiva di morte e/o di impedimento dei genitori in vita.
Quindi una Legge essenzialmente fiscale che non affronta nel concreto le criticità della Disabilità Gravissima in rapporto alla Collettività quale presupposto essenziale a favore delle future scelte legislative.
Che fare? Ripartire da qui per andare oltre!
Nasce da queste considerazioni l’esigenza di una integrazione alla Legge sul Dopo di Noi riferita nello specifico, alle Persone Disabili Gravissime in Dipendenza Vitale.
Ma da soli non ce la possiamo fare.
Per questo richiediamo aiuto concreto alle Associazioni, al Mondo Cattolico, a Tutti, invitando ciascuno per propria competenza ad una riflessione politica, sociale ed assistenziale che riparta dalla Legge sul Dopo di Noi per definire un Prodotto legislativo che finalmente risolva la questione del Dopo di Noi riferito nello specifico alle persone Disabili Gravissime in Dipendenza Vitale. Vale la considerazione che nessuna legge al Mondo potrà mai trasferire a questi Ultimi, a questi casi Estremi, la certezza che non verranno abbandonati dopo la Morte dei loro Cari, se prima, nel durante, nessuna Legge abbia previsto di inserire queste Persone Invisibili, in concreti Progetti di Inclusione Sociale finalizzati a trasferire Loro certezza di continuare a far parte di una Comunità che li abbia accettati e si sia impegnata a sostenerli anche dopo la Morte dei Loro Cari.
A nome e per conto www.dirittovitadignitosa.it Piombino 24 novembre 2017
Alberto Guerrieri
Proposta di integrazione alla Legge sul Dopo di Noi - 112 / 2016, in riferimento allo specifico delle Persone Disabili Gravissime in Dipendenza Vitale, secondo il Parere 103/2014, espresso dal Consiglio Sanitario della Regione Toscana.
Si richiede che all’interno di bandi di “ Servizio Civile / Legge 64-2001” sia Nazionale che Regionale, siano riservati dei posti e/o pubblicati bandi specifici per Progetti di Integrazione Sociale a favore delle persone Disabili Gravissime in Dipendenza Vitale.
Offrire alle Persone affette da Disabilità Gravissima, l’opportunità di relazionarsi con la Comunità attraverso un sostegno fisico, morale e psicologico che trasferisca a questi Ultimi, a questi Casi Estremi, la certezza di un’appartenenza ad una Comunità che si sia assunta l’impegno di accettarli e sostenerli anche Dopo la morte dei loro Cari.
MOTIVAZIONI DELLA PROPOSTA DI INTEGRAZIONE ALLA LEGGE n. 112 /2016
L’esigenza della proposta in oggetto nasce dalla considerazione che il Dopo di Noi, riferito nello specifico alla Disabilità Gravissima, comporta una complessità di problemi tali da rendere questa gestione oggettivamente “Diversa” da tutte le altre.
Le Persone Disabili Gravissime in Dipendenza Vitale sono i Casi Estremi, Persone mute e completamente paralizzate, le sindromi Locked-in degenerative e/o traumatiche che Papa Francesco ha definito gli “Invisibili”.
Lo sono ancora di più nel contesto di una Crisi Globale che ha determinato una enorme faglia sociale tra il Continente di chi ce la fa ed il Continente di chi non ce la fa.
E’ nato così l’individualismo: si salvi chi può.
Questa idea, recita Papa Francesco, ha ucciso l’identità culturale di una convivenza focalizzata sulla Persona umana. Inutili gli inviti ad abbattere i muri del Pietismo per aprirsi all’inclusione sociale di questi Casi Estremi. “Invisibili” semplicemente perché la Società ha chiuso gli occhi davanti alla Disabilità Gravissima.
Ne consegue che questi Ultimi, proiettati nel Dopo di Noi, tra di Voi, quando verrà a mancare Loro il sostegno ed il conforto affettivo dei Genitori, prenderanno consapevolezza di iniziare il percorso verso il fine vita, in drammatica solitudine. Non troveranno supporto neppure nella Fede se verrà percepito di vivere il percorso verso Dio, nella sofferenza della solitudine. Proprio la percezione della solitudine finirà per privilegiare di concludere al più presto questo percorso verso Dio Padre.
Nella Fede di un mondo migliore, sconfiggere la sofferenza della solitudine terrena.
Tutto questo per far comprendere che questi Casi Estremi se non percepiranno che la Società si impegna finalmente a rimettere insieme una Comunità confusa e smarrita, nello obiettivo di una Società che nella Coesione Sociale ritrovi non solo la forza, ma la sua missione, il suo fine ultimo, vivranno l’angoscia di una disgregazione sociale sempre più orientata a privilegiare il Diritto ad una Morte dignitosa anziché il Diritto ad una Vita dignitosa.
Nella considerazione che la nostra Associazione è stata insignita nel 2013 della Medaglia del Presidente della Repubblica per il forte contributo a sostegno della Legge sul Dopo di Noi, ci sia consentita una riflessione critica sulla concretezza della Legge 112 che definisce quello che i Genitori, le Famiglie, i Parenti allargati possono fare a favore del Privato in una prospettiva di morte e/o di impedimento dei genitori in vita.
Quindi una Legge essenzialmente fiscale che non affronta nel concreto le criticità della Disabilità Gravissima in rapporto alla Collettività quale presupposto essenziale a favore delle future scelte legislative.
Che fare? Ripartire da qui per andare oltre!
Nasce da queste considerazioni l’esigenza di una integrazione alla Legge sul Dopo di Noi riferita nello specifico, alle Persone Disabili Gravissime in Dipendenza Vitale.
Ma da soli non ce la possiamo fare.
Per questo richiediamo aiuto concreto alle Associazioni, al Mondo Cattolico, a Tutti, invitando ciascuno per propria competenza ad una riflessione politica, sociale ed assistenziale che riparta dalla Legge sul Dopo di Noi per definire un Prodotto legislativo che finalmente risolva la questione del Dopo di Noi riferito nello specifico alle persone Disabili Gravissime in Dipendenza Vitale. Vale la considerazione che nessuna legge al Mondo potrà mai trasferire a questi Ultimi, a questi casi Estremi, la certezza che non verranno abbandonati dopo la Morte dei loro Cari, se prima, nel durante, nessuna Legge abbia previsto di inserire queste Persone Invisibili, in concreti Progetti di Inclusione Sociale finalizzati a trasferire Loro certezza di continuare a far parte di una Comunità che li abbia accettati e si sia impegnata a sostenerli anche dopo la Morte dei Loro Cari.
A nome e per conto www.dirittovitadignitosa.it Piombino 24 novembre 2017
Alberto Guerrieri
Alzheimer: Lettera al Presidente della Repubblica On. Sergio Mattarella
p.c. Presidente Conferenza Episcopale Italiana
S.E. Card. Gualtiero Bassetti
Piazza 4 novembre n. 6
06123 Perugia
Oggetto: Provvedimento clemenziale a favore del Sig. Vitangelo Bini, Giancarlo Vergelli ed un altro detenuto.
Egregio Presidente,
premesso rispetto per l’insindacabile giudizio riferito alla Grazia da Lei ritenuta opportuna e necessaria, a nome e per conto dell’Associazione Vita Dignitosa, ci sia consentito di esprimere una riflessione critica che pur considerando il contesto nel quale sono stati eseguiti gli omicidi delle rispettive mogli, pur considerando le particolari ed eccezionali circostanze, la sofferenza, la disperazione, la solitudine, l’età avanzata, insomma l’insieme delle circostanze attenuanti che nel giudizio della Corte hanno determinato una condanna più lieve rispetto ai crimini compiuti, ne consegue che dal nostro punto di osservazione, la Grazia concessa per un sentimento di umana pietà, un sentimento di compassione e certamente di perdono, è una GRAZIA che in uno stato di sofferenza, di disperazione, di solitudine, di confusione mentale per l’età avanzata di determinate persone, rischia di essere percepita come un assenso che sopprimere una Persona sofferente possa trovare giustificazione in particolari ed eccezionali circostanze.
La prego di essere comprensivo perché chi Le esprime con imbarazzo questa riflessione è un padre che da quattordici anni, giorno dopo giorno, assiste nella più profonda disperazione, un figlio nella sindrome LOCKED-IN traumatica.
Di fronte ai casi LOCKED-IN traumatici e/o degenerativi, come nel caso dell’Alzheimer, di fronte a questi Ultimi, a queste Persone senza voce, a questi casi Estremi, nella percezione della SOLITUDINE denunciata da Papa Francesco con la definizione di PERSONE INVISIBILI perché la Società ha girato lo sguardo altrove, siamo tentati di pensare che l’altro pensi che la cosa migliore sia la fuga da una vita non più degna di essere vissuta. E così si pensa di agire per PIETÀ. In realtà, quando siamo lasciati SOLI, inconsciamente si agisce per noi stessi, per mettere fine ad una nostra insostenibile sofferenza. Non a caso l’Organizzazione Mondiale della Sanità pone al primo punto la Prevenzione di queste situazioni determinate da un lungo percorso di sofferenza ed in quanto tali, ritenute MALATTIA Prevedibile e Curabile.
Ecco il punto. Andare oltre la scelta di una Grazia per Pietà, intraprendere una battaglia concreta finalizzata alla PREVENZIONE delle circostanze che determinano questi crimini. Temiamo che sia stata sottovalutata l’emergenza sociale che negli ultimi cinque anni ha registrato un incremento non solo degli omicidi delle persone disabili, ma l’inquietante aumento di chi sempre più, privilegia il Diritto ad una Morte Dignitosa ( il Suicidio assistito) anziché il Diritto ad una Vita Dignitosa. L’Associazione di Luca Coscioni e l’Associazione Diritto Vita Dignitosa sono le due facce di una stessa tragedia. La scelta di ritenere questa vita non più degna di essere vissuta e l’altra, altrettanto drammatica, di continuare a vivere in circostanze estreme.
Per noi, entrambi i Diritti rispettano la volontà di ciascuno e tutelano la Dignità di tutti.
Piombino 16/02/2019
Con ossequio
A nome e per conto www.dirittovitadignitosa.it
Alberto Guerrieri
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