Alzheimer: Lettera al Presidente della Repubblica On. Sergio Mattarella
p.c. Presidente Conferenza Episcopale Italiana
S.E. Card. Gualtiero Bassetti
Piazza 4 novembre n. 6
06123 Perugia
Oggetto: Provvedimento clemenziale a favore del Sig. Vitangelo Bini, Giancarlo Vergelli ed un altro detenuto.
Egregio Presidente,
premesso rispetto per l’insindacabile giudizio riferito alla Grazia da Lei ritenuta opportuna e necessaria, a nome e per conto dell’Associazione Vita Dignitosa, ci sia consentito di esprimere una riflessione critica che pur considerando il contesto nel quale sono stati eseguiti gli omicidi delle rispettive mogli, pur considerando le particolari ed eccezionali circostanze, la sofferenza, la disperazione, la solitudine, l’età avanzata, insomma l’insieme delle circostanze attenuanti che nel giudizio della Corte hanno determinato una condanna più lieve rispetto ai crimini compiuti, ne consegue che dal nostro punto di osservazione, la Grazia concessa per un sentimento di umana pietà, un sentimento di compassione e certamente di perdono, è una GRAZIA che in uno stato di sofferenza, di disperazione, di solitudine, di confusione mentale per l’età avanzata di determinate persone, rischia di essere percepita come un assenso che sopprimere una Persona sofferente possa trovare giustificazione in particolari ed eccezionali circostanze.
La prego di essere comprensivo perché chi Le esprime con imbarazzo questa riflessione è un padre che da quattordici anni, giorno dopo giorno, assiste nella più profonda disperazione, un figlio nella sindrome LOCKED-IN traumatica.
Di fronte ai casi LOCKED-IN traumatici e/o degenerativi, come nel caso dell’Alzheimer, di fronte a questi Ultimi, a queste Persone senza voce, a questi casi Estremi, nella percezione della SOLITUDINE denunciata da Papa Francesco con la definizione di PERSONE INVISIBILI perché la Società ha girato lo sguardo altrove, siamo tentati di pensare che l’altro pensi che la cosa migliore sia la fuga da una vita non più degna di essere vissuta. E così si pensa di agire per PIETÀ. In realtà, quando siamo lasciati SOLI, inconsciamente si agisce per noi stessi, per mettere fine ad una nostra insostenibile sofferenza. Non a caso l’Organizzazione Mondiale della Sanità pone al primo punto la Prevenzione di queste situazioni determinate da un lungo percorso di sofferenza ed in quanto tali, ritenute MALATTIA Prevedibile e Curabile.
Ecco il punto. Andare oltre la scelta di una Grazia per Pietà, intraprendere una battaglia concreta finalizzata alla PREVENZIONE delle circostanze che determinano questi crimini. Temiamo che sia stata sottovalutata l’emergenza sociale che negli ultimi cinque anni ha registrato un incremento non solo degli omicidi delle persone disabili, ma l’inquietante aumento di chi sempre più, privilegia il Diritto ad una Morte Dignitosa ( il Suicidio assistito) anziché il Diritto ad una Vita Dignitosa. L’Associazione di Luca Coscioni e l’Associazione Diritto Vita Dignitosa sono le due facce di una stessa tragedia. La scelta di ritenere questa vita non più degna di essere vissuta e l’altra, altrettanto drammatica, di continuare a vivere in circostanze estreme.
Per noi, entrambi i Diritti rispettano la volontà di ciascuno e tutelano la Dignità di tutti.
Piombino 16/02/2019
Con ossequio
A nome e per conto www.dirittovitadignitosa.it
Alberto Guerrieri